oggetti oggetti oggetti. Ne siamo coperti, circondati, soffocati. Grigie essenze senza vita, senz’anima.Ma nel momento in cui pensi che uno di questi mesti elementi del reale abbia un soffio, un aspetto trascendentale, tu stesso gli crei un ambiente trascendentale. Non vi è quindi da dubitare che i cucchiaini siano generalmente sinceri e i calzini felici, i bottoni pieni di vita e i sassolini allegri. Si potrebbe banalmente e scientificamente insinuare che oggetti inanimati non possiedono passioni umane. Ma possiamo forse privare un calzino della volontà di requie eterna o un sasso della possibilità di amare? Possiamo forse credere che non c’è bisogno per tutti, ma proprio tutti, di provare ed esser trascinati dalle Passioni? Che lo si conceda anche a loro! Loro chi? Loro tutti, tutti coloro che ritieni, per istinto, capaci di essere oltre la fisica, oltre il determinismo, metafisici, surreali.
Objects objects objects. We are covered, surrounded, choked with them. Gray essences without life or soul. But when you start thinking that one of these sad elements of reality has a breath, something transcendental, then you create a transcendental setting for them. Therefore there’s no doubt that the teaspoons are generally honest and the socks are happy, the buttons full of life and the cobbles cheerful. We could banally and scientifically imply that lifeless objects can’t have human passions. But may we ever deprive a sock of the opportunity to love? Could we ever believe that there’s no need for everybody, just everybody, to try and get drawn by Passions? May that be allowed to them too! To whom? To everybody, whoever you think could be able, instinctively, to get over the physics, over the determinism, to be metaphysical and surreal. Keep fighting the desert of imagination.